Roma, 2 novembre 2020. Mentre dall’autorità pubblica arrivano forti segnali d’incoraggiamento per l’utilizzo massiccio del lavoro domestico con l’obiettivo di contenere l’impennata dei contagi, diminuendo i contatti interpersonali e limitando all’essenziale l’utilizzo die mezzi pubblici, la Bnl persevera con l’applicazione di un meccanismo cervellotico, che penalizza molte fasce di dipendenti.
Il tutto con il perdurante silenzio sulla condizione della Rete che continua ad essere non considerata nella possibilità di fruizione del Flexible Working quando è soprattutto ad essa che si rivolgono continui appelli e forti pressioni per il mantenimento di alti livelli di produttività e redditività.