Roma, 30 maggio 2017. Lo smart working, in italiano lavoro agile, già adottato in via sperimentale dai maggiori gruppi bancari, sta per diventare legge dello Stato. La sua finalità è di favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Si stabilisce così un nuovo patto tra datore di lavoro e lavoratori, nel quale l’orario tradizionale, così come lo conosciamo, perde rilievo a vantaggio dei risultati da raggiungere.
Il maggiore ostacolo al suo sviluppo è la difficoltà dei responsabili di riconoscerne il valore in termini di produttività. E’ ancora troppo diffusa nella mentalità dei capi l’associazione tra la capacità lavorativa e la produttività del lavoratore con la sua assidua presenza sotto il suo «occhio vigile».