Roma, 28 gennaio 2020. Si è risolta positivamente la vertenza che riguardava i 66 dipendenti della Bassnet srl, a rischio licenziamento dopo che la Società era stata messa in liquidazione da Nexi Payments. La società Bassnet forniva servizi di call center per titolari di carte di credito o esercenti «Pos» ed era stata acquisita dalla Nexi Payments a fine 2017.
La delegazione dell’Ugl Credito, composta dal Segretario Nazionale Ennio Occhipinti, il dirigente nazionale Giuseppe Perna e dai dirigenti aziendali, unitamente agli altri sindacati del settore, ha concluso la vertenza nell'incontro presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con gli interlocutori della Retail Banking Services (Rbs) l’azienda che ha preso l'impegno di assumere tutti i dipendenti della Bassnet. Al tavolo erano presenti esponenti del Ministero del Lavoro e del Ministero dello Sviluppo Economico.
La proposta di assunzione di Rbs, accettata e firmata in tutte le sue componenti dopo un ampio confronto tra le parti, permette così all'intera platea dei lavoratori coinvolti di scongiurare il licenziamento e di ricollocarsi nel mercato del lavoro anche in tempi rapidi.
«Per accettare l’intesa – ha spiegato il segretario nazione dell’Ugl Credito Ennio Occhipinti – avevamo la necessità di chiarire le condizioni dell'azienda e prevedere delle clausole di garanzia, come l'orizzonte temporale di assunzione, il trattamento contrattuale ed economico e gli orari di lavoro.
«Il punto fondamentale – aggiunge Giuseppe Perna – è la garanzia occupazionale e la contestualità. La conciliazione, ovvero la rinuncia alla situazione lavorativa pregressa, andrà sottoscritta soltanto contestualmente alla nuova assunzione».
Alla luce delle posizioni espresse dai rappresentanti dei lavoratori, gli esponenti della parte aziendale si sono impegnati a tenere conto delle condizioni proposte. Si è trovato così un punto di incontro tra le esigenze dell'azienda e le richieste dei sindacati, come ad esempio la garanzia del periodo di stabilità occupazionale pari a 12 mesi a decorrere dal 1 febbraio 2020.
A latere dell’intesa, nella stessa sede ministeriale, si è sottoscritto un'accordo sulle modalità di gestione delle assunzioni dei lavoratori da parte della Rbs nonché, in alternativa, sull'incentivo all'esodo, con la quantificazione e la modalità di erogazione.