Milano, 17 aprile 2023. Con l’avvento del nuovo Ceo sembra che l’Unicredit si sia messo a fare il verso alla serie televisiva «Stranger Things». Così come nella dimensione parallela della serie le cose in Unicredit stanno cominciando a funzionare al contrario.
L’ultima trovata della Direzione aziendale è di attribuire ai dipendenti corsi di formazione in inglese senza verificare preventivamente il livello di conoscenza della lingua straniera.
Nei contesti aziendali strutturati la formazione dei dipendenti ha un ruolo fondamentale, non solo per accrescere la professionalità dei collaboratori, migliorare performance e produttività, ma anche per coltivare un clima di fiducia che permetta al singolo di far crescere le proprie abilità e capacità. Ma quale fiducia, quale crescita potrà mai esserci se colui che fruisce di un corso non è in grado di sfruttarlo? E non per colpa sua.
Questa situazione oltre ad essere antieconomica per l'azienda (e per i lavoratori poiché i corsi in modo diretto o indiretto sono pagati anche da noi) è terribilmente mortificante per i colleghi che, loro malgrado vengono proiettati nel «sottosopra».