Roma, 19 giugno 2017. All’indomani della presentazione a Borsa Italiana della domanda di quotazione di doBank, le Segreterie Nazionali di Fabi, Fisac/Cgil, First/Cisl, Ugl e Uilca ribadiscono la preoccupazione per l’assoluta mancanza di relazioni industriali nel Gruppo che si traduce in scarsa attenzione verso i lavoratori che, al contrario dovrebbero essere valorizzati in un momento così importante per l’azienda.
Da mesi infatti, c’è un’assoluta chiusura ad dialogo sindacale ed alle richieste dei lavoratori – tutt’ora in stato di agitazione dopo lo sciopero del mese di febbraio – che rivendicano, attenzione, coinvolgimento e tutele.
«Continuiamo a leggere dei progetti di DoBank dai giornali – dichiarano i Segretari nazionali – senza che sia mai stato presentato un Piano Industriale dal quale si evinca concretamente il progetto complessivo e le strategie di questo Gruppo, diventato oramai un’anomalia del settore del credito. Una condizione inaccettabile visto il numero di lavoratori interessati e l’ambito di operatività determinante per il rilancio del settore.
Sarebbe opportuno che insieme allo sbandieramento dei risultati ottenuti si dicesse, e si facesse, qualcosa per i lavoratori che hanno contribuito a raggiungerli, anziché alimentare l’attuale clima di preoccupazione e di demotivazione che stanno attraversando».
L’Ugl Credito e gli altri sindacati del settore sono dunque pronti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie affinché il management di DoBank comprenda la necessità di valorizzare le sue risorse e faccia del dialogo un valore aggiunto così come accade nelle altre aziende del settore.