Sit InRoma, 23 giugno 2022L’Ugl Credito continua la sua battaglia contro lo «smembramento» della Banca Nazionale del Lavoro e contro il mutato paradigma dell’attività bancaria italiana con un sit-in di protesta del gruppo dirigente che si è svolto a Roma il 22 giugno in piazza Vidoni nei pressi dell’Ambasciata di Francia.
Si tratta della prima di una serie iniziative che coinvolgeranno le principali Istituzioni Nazionali, da Banca d’Italia all’Abi, senza tralasciare Palazzo Chigi.
Tra le manifestazioni di solidarietà politica, è stata significativa la partecipazione del leader di Italexit, Gianluigi Paragone, membro della Commissione Bicamerale d’inchiesta sulle banche e del suo collega di partito sen. Michele Mario Giarrusso.
Nel corso della manifestazione una delegazione dell’Ugl Credito è stata «scortata» in Ambasciata di Francia, dove è stato consegnato un documento che il sindacato ha anche inviato a Parigi alla capogruppo Bnp Paribas.
Con questa iniziativa e con le altre che seguiranno Ugl Credito intende sensibilizzare il Governo a che intervenga con norme cogenti affinché le banche tornino a svolgere le attività creditizie di concessione di mutui, prestiti e finanziamenti, sia alle famiglie che alle imprese, al fine di favorire la ripresa economica, dopo i due anni di pandemia e l’inflazione galoppante di questi ultimi mesi.
Le banche debbono ritornare a fare credito ed essere volano della ripresa economica considerando anche la grande mole di depositi presso il sistema bancario dovuti all’inoperatività dei due anni trascorsi.
La preoccupazione dell’Ugl Credito è anche quella che il Governo sembra distratto in merito a certe cessioni da parte di banche a società estere, di asset squisitamente pertinenti la loro attività primaria (mutui, prestiti, eccetera) diventano pericolose quando le società cessionarie non rientrino sotto forme di controllo nazionale e/o internazionale.
Basterebbe che queste società cessionarie costituissero società in altre nazioni, europee o meno, dove allocare le lavorazioni cedute per perderne completamente le tracce. Si sta smembrando di fatto tutto il sistema di controlli.
Per continuare a denunciare tale situazione l’Ugl Credito si attiverà nei prossimi giorni con flah-mob ed altre iniziative di protesta affinché la deriva venga arginata nell’interesse anche dei lavoratori del comparto del credito che sempre più spesso appaiono invisi all’opinione pubblica ed alla clientela mentre di fatto sono solo esecutori di ordini presi in altre sedi e per interessi che nulla altro hanno a che vedere con l’attività di banca tradizionale.