TutteBamcheRoma, 23 dicembre 2016. Il 22 dicembre in Bnl e il giorno seguente in Banco Popolare-Bpm, l’Ugl Credito e gli altri sindacati del settore hanno siglato importanti Accordi che consentono ai dipendenti delle rispettive aziende di affrontare il 2017 con maggiore serenità. La proprietà francese di Bnl-Bpi aveva chiesto al suo secondo mercato domestico una drastica riduzione dei costi inerenti il personale, necessaria, a loro dire, per poter affrontare in tranquillità la difficile situazione in cui versa il settore creditizio. Il tavolo sindacale ha portato l’azienda a modulare il taglio sulle diverse leve finanziarie contenendo al minimo la perdita del potere di acquisto delle buste paga del lavoratori con particolare riguardo alle aree professionali. La complessità degli interventi è riflessa negli 11 verbali di Accordo e nei 4 protocolli siglati.
Nell’imminenza della fusione tra Banco Popolare e Bpm che dal 1 gennaio 2017 andranno a costituire il terzo BpM Stutogruppo bancario italiano, il compito del sindacato era quello di tutelare i lavoratori delle diverse aziende, garantendo il mantenimento o l’uniformizzazione in meglio dei trattamenti normativi, le garanzie in caso di cessioni di ramo di azienda e la dislocazione territoriale dei siti produttivi.
A differenza di quanto determinato in Bnl, dove nel quadriennio sono previsti 683 prepensionamenti e unicamente 100 esodi, nel Banco Bpm si farà ampio ricorso al Fondo di Solidarietà al quale entro il 2018 potranno accedere 2.100 lavoratori, nella quasi totalità provenienti dal Banco Popolare.
Il dettaglio delle misure concordate nelle due aziende è disponibile nel nostro sito nelle pagine di Bnl e del Banco Popolare.