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Invitalia. Uno smartworking che penalizza i lavoratori fragili

InvitaliaRoma, 13 dicembre 2022L’Accordo sullo smartworking in Invitalia per l’anno 2023 non piace all’Ugl Credito che ha deciso di non sottoscrivere l’articolato. Le modalità di attuazione creano disparità tra i dipendenti penalizzando proprio chi in realtà ha più necessità di agilità per la conciliazione vita-lavoro.
Il meccanismo dell’Accordo prevede la decurtazione delle giornate di lavoro agile per quei lavoratori che dovessero usufruire di giorni di permessi ai sensi della legge o del Ccnl (ad esempio legge 104, malattia figlio, lutto, eccetera).
In sostanza siamo di fronte ad una forma di discriminazione verso le categorie di lavoratori fragili, in violazione delle norme contenute nel Decreto Legislativo 105/2022 che recita: «È vietato discriminare o riservare un trattamento meno favorevole ai lavoratori che chiedono o usufruiscono dei benefici di cui all'articolo 33 della presente legge, agli articoli 33 e  42  del  decreto  legislativo  26 marzo 2001, n. 151, all'articolo 18,  comma  3-bis,  della  legge  22 maggio 2017, n. 81, e  all'articolo  8  del  decreto  legislativo  15 giugno 2015, n. 81, nonché  di  ogni  altro  beneficio  concesso  ai lavoratori medesimi  in  relazione  alla  condizione  di  disabilità' propria o di coloro ai quali viene prestata assistenza e cura».
In sostanza siamo di fronte ad una forma di discriminazione verso le categorie di lavoratori fragili, delle tutele contenute nel Decreto Legislativo 105/2022 che recita: «È vietato discriminare o riservare un trattamento meno favorevole ai lavoratori che chiedono o usufruiscono dei benefici di cui all'articolo 33 della presente legge, agli articoli 33 e 42 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, all'articolo 18, comma 3-bis, della legge  22 maggio 2017, n. 81, e all'articolo 8 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n.81, nonché di ogni altro beneficio concesso ai lavoratori medesimi in relazione alla condizione di disabilità propria o di coloro ai quali viene prestata assistenza e cura».
La diminuzione dei giorni di lavoro agile configura inoltre una sostanziale diversità di trattamento dei lavoratori fragile rispetto ai colleghi che non hanno necessità di tutele speciali.
La Segreteria di Coordinamento UGL Credito si è rivolta all’Ad di Invitalia invitandolo a prendere posizione sulla questione e annunciando la proclamazione dello stato di agitazione sindacale, sottolineando anche che l’attività discriminatoria nei confronti dei dipendenti fragili potrebbe determinare un consistente danno all’immagine del gruppo.

Smart Working è bello ma la Bnl e le altre banche ci guadagnano di più

PremianteRoma, 28 ottobre 2022Tra i colleghi della Bnl, come delle altre banche, lo Smart Working resta una modalità molto apprezzata nonostante il peggioramento applicativo, dovuto alla volontà aziendale di pianificarlo in autonomia con riguardo alle sole esigenze operative degli uffici e spesso senza alcuna attenzione ai bisogni reali dei lavoratori.
Tuttavia pesa sui bilanci familiari la perdita del ticket quando si lavora dalla propria abitazione alla quale si aggiungono anche i maggiori costi di energia elettrica e di gas per gli impianti di riscaldamento e/o condizionamento.

L’Ugl Credito ha chiesto con forza alla Bnl l’erogazione dei buoni pasto nelle giornate di SW. Il risparmio delle aziende per i dieci giorni in cui i dipendenti prestano i loro lavoro da casa è infatti molto sostanzioso, come ha quantificato l’Osservatorio SW del Politecnico di Milano.

L'Ugl per un Contratto Unico del Credito e le Rsu

EnnioOcchipintiRoma, 25 luglio 2022Il Sole 24 Ore nell'edizione odierna ha pubblicato un lungo articolo sulla situazione della Bnl dando grande spazio al punto di vista dell’Ugl Credito illustrato dal segretario generale Ennio Occhipinti.
Oltre che delle discutibili mosse della proprietà francese nei confronti dell’ex Istituto del Tesoro italiano, Occhipinti auspica un nuovo modello di relazioni industriali per il comparto del Credito, con introduzione di un contratto unico e delle Rappresentanze sindacali unitarie. Grave il ridimensionamento della rete delle agenzie, la vendita di immobili e la cessione di importanti asset di Bnl Bnp Paribas alle società francesi. 

Qui il testo dell'articolo del Sole 24Ore.

Interrogazione parlamentare chiede chiarezza sulla Bnl

ManifestaUglRoma, 20 luglio 2022La manifestazione di protesta effettuata dall’Ugl Credito a Roma il 22 giugno per denunciare le esternalizzazioni di rami di azienda da parte della Bnl non è passata inosservata. La senatrice Sonia Fregolent del gruppo della Lega ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali chiedendo chiarezza su quanto sta avvenendo nell’ex Banca del Tesoro.
Ecco il testo dell’interrogazione parlamentare al Ministro del lavoro e delle politiche sociali: Premesso che il gruppo Bnl-Bnp Paribas ha pubblicato i risultati conseguiti nell’anno 2021, i quali testimoniano una crescita dei ricavi del 4,4 per cento sul 2020 e del 3,7 per cento sul 2019, con un utile netto di 9,5 miliardi di euro nel 2021, incrementandolo del 34,3 per cento rispetto al 2020 e del 16,1 per cento rispetto al 2019;
Nonostante i numeri siano del tutto positivi, nei confronti della controllata Bnl pare si stia adottando una politica gestionale tesa alla riduzione dei costi del personale, al punto che il piano industriale 2022-2025 prevede la chiusura di 135 agenzie distribuite su tutto il territorio nazionale, e la trasformazione di molte delle restanti 579 agenzie in «case del gruppo Bnp-Paribas»;
Conseguenza di questa decisione è stato il trasferimento di 836 lavoratori mediante lo strumento della cessione di ramo d’azienda: 270 lavoratori della Direzione informatica sono stati ceduti alla società Capgemini Finance Service Tech, lo scorso 1° aprile, mentre altri 566, addetti al back office, sono stati ceduti il 1° giugno alla società Accenture Service Tech, lavoratori che tuttavia continueranno a svolgere le loro attività per Bnl, esternalizzate alle società all’uopo costituite;
Ben 210 dei lavoratori interessati da questo processo di esternalizzazioni, rientrano poi nelle categorie svantaggiate, ed hanno manifestato a più riprese i loro timori circa le incertezze del proprio futuro, attraverso l’azione del Gruppo dipendenti fragili e caregiver Bnl;
Considerato che il Ministro per le disabilità e la Presidenza del Consiglio dei Ministri si erano già interessati, per quanto di competenza, alla questione, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione di cui in premessa e quali siano gli interventi che intenda adottare, per quanto di propria competenza, per vigilare affinché i diritti e le garanzie dei lavoratori interessati dalla vicenda vengano tutelati».

Sit-in di protesta contro lo smembramento della Bnl

Sit InRoma, 23 giugno 2022L’Ugl Credito continua la sua battaglia contro lo «smembramento» della Banca Nazionale del Lavoro e contro il mutato paradigma dell’attività bancaria italiana con un sit-in di protesta del gruppo dirigente che si è svolto a Roma il 22 giugno in piazza Vidoni nei pressi dell’Ambasciata di Francia.
Si tratta della prima di una serie iniziative che coinvolgeranno le principali Istituzioni Nazionali, da Banca d’Italia all’Abi, senza tralasciare Palazzo Chigi.
Tra le manifestazioni di solidarietà politica, è stata significativa la partecipazione del leader di Italexit, Gianluigi Paragone, membro della Commissione Bicamerale d’inchiesta sulle banche e del suo collega di partito sen. Michele Mario Giarrusso.
Nel corso della manifestazione una delegazione dell’Ugl Credito è stata «scortata» in Ambasciata di Francia, dove è stato consegnato un documento che il sindacato ha anche inviato a Parigi alla capogruppo Bnp Paribas.
Con questa iniziativa e con le altre che seguiranno Ugl Credito intende sensibilizzare il Governo a che intervenga con norme cogenti affinché le banche tornino a svolgere le attività creditizie di concessione di mutui, prestiti e finanziamenti, sia alle famiglie che alle imprese, al fine di favorire la ripresa economica, dopo i due anni di pandemia e l’inflazione galoppante di questi ultimi mesi.
Le banche debbono ritornare a fare credito ed essere volano della ripresa economica considerando anche la grande mole di depositi presso il sistema bancario dovuti all’inoperatività dei due anni trascorsi.
La preoccupazione dell’Ugl Credito è anche quella che il Governo sembra distratto in merito a certe cessioni da parte di banche a società estere, di asset squisitamente pertinenti la loro attività primaria (mutui, prestiti, eccetera) diventano pericolose quando le società cessionarie non rientrino sotto forme di controllo nazionale e/o internazionale.
Basterebbe che queste società cessionarie costituissero società in altre nazioni, europee o meno, dove allocare le lavorazioni cedute per perderne completamente le tracce. Si sta smembrando di fatto tutto il sistema di controlli.
Per continuare a denunciare tale situazione l’Ugl Credito si attiverà nei prossimi giorni con flah-mob ed altre iniziative di protesta affinché la deriva venga arginata nell’interesse anche dei lavoratori del comparto del credito che sempre più spesso appaiono invisi all’opinione pubblica ed alla clientela mentre di fatto sono solo esecutori di ordini presi in altre sedi e per interessi che nulla altro hanno a che vedere con l’attività di banca tradizionale.

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